Progettazione Rigenerativa: 3 Step per Ridurre lo Stress Ambientale e Aumentare il Benessere Psicofisico

 Introduzione 
Progettazione Rigenerativa Indoor: 3 Step per Ridurre lo Stress Ambientale e Aumentare il Benessere Psicofisico

Trascorriamo fino al 90% del tempo in ambienti chiusi (casa, lavoro, trasporti), perciò la qualità degli spazi indoor è decisiva per il benessere psicofisico. La progettazione rigenerativa trasforma gli ambienti quotidiani in rifugi dallo stress e dall’affaticamento cognitivomigliorando salute, comfort e performance. Questo approccio si articola in tre step: riduzione dei fattori negativi, incremento dei fattori positivi e perseguimento del comfort ambientale.

Cos’è la progettazione rigenerativa

  • Obiettivo: creare spazi che favoriscano recupero dallo stress, concentrazione, qualità dell’aria e comfort multisensoriale.
  • Metodi: integrazione di principi di psicologia ambientale, design biofilico e strategie di controllo percettivo (privacy, wayfinding, senso di sicurezza).

Step 1 · Ridurre i fattori negativi (stressors) 

I fattori di stress ambientale emergono quando spazio e bisogni non sono allineati.

  • Stressor principali:
    • Temperatura inadeguata e correnti d’aria.
    • Rumore, riverbero, traffico sonoro.
    • Inquinamento indoor (CO2, VOC, polveri, odori).
    • Affollamento, mancanza di privacy, invasione dello spazio personale.
    • Illuminazione scorretta (abbagliamento, luce insufficiente).
  • Azioni rapide:
    • Isolamento e tenuta all’aria; correzione acustica; filtrazione e VMC.
    • Zoning funzionale per ridurre affollamento e conflitti d’uso.
    • Schermature visive e acustiche per aumentare la privacy.
    • Progetto luce con livelli adeguati e anti-abbagliamento.


Step 2 · Aumentare i fattori positivi (design biofilico) 

Introduci elementi che stimolino benessere e recupero cognitivo, ispirandoti alla natura.

  • Elementi chiave:
    • Luce: massimizza luce naturale, viste verso l’esterno, cicli circadiani.
    • Colori: palette naturali e riposanti, contrasti calibrati per orientamento.
    • Forma e dimensione: geometrie morbide/biomorfiche, proporzioni confortevoli, nicchie di rifugio.
    • Materiali: finiture naturali e tattili (legno, fibre vegetali, pietra), basse emissioni (VOC).
  • Suggerimenti:
    • Integra piante, acqua/sonorità naturali, texture organiche.
    • Favorisci connessioni visive e multisensoriali con la natura (pattern biofilici).


Step 3 · Comfort ambientale (equilibrio tra spazio e bisogni) 

Il comfort non è solo fisico: nasce dall’equilibrio tra caratteristiche dell’ambiente e bisogni psicologici dell’utente.

  • Dimensioni del comfort:
    • Termico: temperatura, umidità, assenza di correnti moleste.
    • Acustico: controllo del rumore esterno/interno, tempi di riverbero ridotti.
    • Visivo: livelli d’illuminamento, resa cromatica, assenza di abbagliamento, wayfinding chiaro.
    • Olfattivo e tattile: aria pulita, materiali piacevoli al contatto.
  • Bisogni da considerare in ogni progetto:
    • Sicurezza, controllo percepito dell’ambiente (regolazioni locali), privacy.
    • Attaccamento al luogo, possibilità di personalizzazione degli spazi.
    • Orientabilità (wayfinding) e leggibilità dello spazio.

Conclusione 

Una buona progettazione parte dall’ascolto: edifici “su misura” dei loro utenti, flessibili e personalizzabili, generano esperienze di benessere oltre che funzioni. La progettazione rigenerativa allinea esigenze psicologiche e prestazioni ambientali, riducendo gli stressor, potenziando gli elementi positivi e raggiungendo un comfort multisensoriale per chi vive gli spazi.

Riferimenti bibliografici

  • Filighera, T., & Micalizzi, A. (2018). Psicologia dell’abitare. Marketing, Architettura e Neuroscienze per lo sviluppo di nuovi modelli abitativi. Milano: Franco Angeli.
  • Pazzaglia, F., & Tizi, L. (2022). Che cos'è il restorative design. Roma: Carocci editore.

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