Luce e Design Biofilico: come la progettazione illumina il benessere in casa

Introduzione 
Luce e design biofilico

Nei precedenti articoli abbiamo introdotto la biofilia e la progettazione rigenerativa. Il design biofilico è parte integrante di questo approccio e rappresenta il secondo step: aumentare i fattori positivi. Oggi affrontiamo il primo elemento progettuale da declinare in chiave biofilica: la luce.

Luce naturale e luce artificiale 

La luce è decisiva nella progettazione dell’ambiente domestico e incide profondamente su benessere e percezione dello spazio. Un ambiente ben progettato richiede una luce ben progettata: la qualità della luce determina la qualità della vita e degli spazi, rendendoli più o meno piacevoli e abitabili.

Percezione di sicurezza e percezione dello spazio

  • Sicurezza percepita: un ambiente ben illuminato, che consente la visibilità di ogni punto dello spazio, viene percepito come più sicuro rispetto a uno buio e/o poco illuminato.
  • Percezione di ampiezza: la luce (insieme al colore) influenza la lettura delle dimensioni. Ambienti ben illuminati appaiono più ampi; ambienti poco o mal illuminati risultano più piccoli.

Preferenza per la luce naturale 

Numerosi studi mostrano una preferenza per la luce naturale rispetto a quella artificiale, poiché è in grado di enfatizzare il potere rigenerativo di ambienti ed elementi. Per questo la progettazione della luce artificiale dovrebbe ispirarsi alla dinamicità della luce naturale, riproponendo il ciclo giornaliero e le sue caratteristiche.

Impatto della luce naturale su salute e performance 

La luce naturale incide in modo rilevante sulla salute psicofisica. Oltre a essere la principale fonte di vitamina D (importante per la salute fisica), può:

Benefici pratici della luce diurna 

L’uso dell’illuminazione diurna riduce i costi delle utenze e migliora il benessere di chi vive gli edifici, incrementando anche la soddisfazione abitativa.

Conclusione 

Una casa rigenerativa e orientata al benessere valorizza la luce naturale e, quando non è disponibile, la simula con luce artificiale ispirata al ritmo della giornata (tonalità più fredde al mattino e più calde verso il tramonto). È fondamentale considerare sempre:

  • le esigenze dell’utente;
  • le caratteristiche dello spazio (valorizzazione delle stanze, dei colori, ecc.);
  • le attività svolte nei vari ambienti domestici.

FAQ 

  • Qual è la differenza tra luce naturale e artificiale?
La luce naturale è dinamica (intensità e colore cambiano durante il giorno) e supporta il benessere; la luce artificiale dovrebbe imitarne i cicli per favorire comfort e recupero.
  • Quali benefici porta la luce naturale?
Migliora umore, attenzione, sonno e produttività, riduce lo stress ed è la principale fonte di vitamina D.
  • Come imitare la luce naturale con l’illuminazione artificiale?
Usa lampade tunable white (2700–6500K), dimmer e scenari orari (fredda al mattino, calda la sera). Scegli apparecchi flicker-free con CRI ≥ 90. Soggiorno 100–300 lux (300–500 per lettura), cucina 300–500 lux sul piano lavoro, studio 500 lux, camera 50–150 lux (300 lux per lettura), corridoi 50–150 lux. Attività/mattino: 3500–4000K. Relax/sera: 2700–3000K. L’ideale è poter variare la CCT durante la giornata.
  • Come aumentare sicurezza percepita e ampiezza visiva?
Illuminazione uniforme senza coni d’ombra, più punti luce a bassa intensità, colori chiari e schermature anti-abbagliamento.
  • Errori comuni da evitare?
Solo faretti direzionali, luce troppo fredda la sera, assenza di dimmer, CRI basso, abbagliamento e mix casuale di temperature colore nella stessa stanza.           

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